Il nome Vastedda, dalla più diffusa forma di pane siciliano, è anche il nome che è stato dato, sicuramente per la sua forma, ad un formaggio tipico della Valle del Belice.
Si tratta di un formaggio le cui caratteristiche sono uniche nel panorama caseario europeo, in quanto è costituito da una pasta filata ottenuta dal latte di pecora, dal colore bianco e dal sapore
leggermente acidulo.
Tra le attrezzature storicamente usate per la lavorazione troviamo la tina di legno, bastone di legno, il graticcio di canne “cannera”, i piatti fondi “vastedde”,
il tavoliere di legno e la caldaia di rame stagnato.
L’origine di questo formaggio, che senza dubbio è quello più tipico della zona è legata ad un antico racconto che narra di un pastore che dopo aver munto il latte, lo caseificò a pecorino, ma a
causa di un forte vento caldo, la temperatura si mantenne alta e la pasta messa nei canestri, prima della salatura, divenne acida. Il casaro tagliò a fette il formaggio inacidito e lo mise nel
“piddiaturi”con acqua calda; rimestandolo il tutto con la “viria” ottenne un pastone che cominciò a filare. Il casaro, tolta la pasta
dalla parte liquida, la pose in piatti da cucina. Da qui nasce la Vastedda.
Alessio D’Andrea 1B
A.S. 2015/2016